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I Principi delle Diocesi della Inclusive Anglican\Episcopal Church in Italia ed Europa
(English version)

 

1. Dove il Vangelo di Gesù è annunciato e i Sacramenti del Nuovo Patto sono celebrati fedelmente, lì è la Chiesa. Tuttavia è necessario che tutto questo sia espresso e trovi compimento e segno efficace nella Liturgia, nello specifico ministero della Parola, così come nella presenza di ministri e ministre ordinati, abilitati a predicare e celebrare i Sacramenti nonchè ad occuparsi del gregge di Cristo con amore e dedizione.
 

2. Noi non facciamo proselitismo - noi evangelizziamo. Le nostre comunità siano oasi di accoglienza per TUTTI|E indipendentemente da ogni umana contingenza: chi entra in contatto con noi dovrebbe percepire che le nostre esistenze e noi stessi\e, siamo persone le cui vite sono state manifestamente trasformate dall’amore.
 

3. La Chiesa non esiste per giudicare secondo moralismi retrivi o preconcetti ipocriti. Siamo chiamati a trascendere il moralismo ed amare il nostro prossimo così com’è, cominciando ad amare ed accettare noi stessi\e così come siamo, fiduciosi di poter trasformare – passo passo – le nostre vite attraverso la grazia della Parola, dei Sacramenti e della fraternità\sororità vissuta ed esperita nelle comunità e tra fratelli\sorelle.
 

4. Facciamo del discepolato, piuttosto che del confessionalismo, il fulcro della nostra azione esistenziale ed ecclesiale: sforziamoci di diventare discepoli e discepole di Cristo, nutrendoci delle sue ricchezze, e per formare altri discepoli di Gesù , cercando di attrarre loro anche attraverso il nostro modo di essere cristiani\e.
 

5. La Chiesa è una, santa, cattolica (universale) e apostolica, e noi ci sforziamo di vivere queste cosiddette “note” della Chiesa specialmente nel servire i poveri e gli emarginati di ogni tipo, senza elitarismi di sorta.
 

6. Noi cerchiamo di auto-governarci in modo da essere guidati dallo Spirito Santo. Questo richiede che ogni membro si assuma delle responsabilità per il bene comune e che il clero condivida con i laici\laiche le funzioni di leadership.
 

7. Noi siamo lieti di condividere ed attingere dalla grande tradizione e cultura Anglicana. È nostro compito scoprire e vivere l’espressione italiana ed europea di questa antica tradizione e condividerne i grandi valori con i nostri fratelli e le nostre sorelle.
 

8. Nessuno deve gloriarsi della presunta “superiorità” del nostro modo di essere cristiani\e, né denigrare le altre Chiese, Religioni o Tradizioni.
 

9. Le nostre comunità devono essere luoghi in cui il nutrimento delle Scritture e tutto l’insieme della Tradizione cristiana siano accessibili a tutti e tutte.
 

10. In ogni tempo, gioioso o triste, prospero o misero, noi troveremo la nostra speranza in Dio e in Dio soltanto, sapendo che Cristo ci ha liberati dal male, dal peccato e dalla morte una volta per sempre, e attendendo che lo Spirito Santo mandi i suoi doni su ogni persona per compiere gioiosamente insieme la missione propria della Chiesa di Gesù.

Firmato: Madre Maria Vittoria Longhitano, Vescova




The Principles of the Dioceses of the Inclusive Anglican \ Episcopal Church in Italy and Europe

 

 

1. Where the Gospel of Jesus is announced and the sacraments of the New Covenant are celebrated faithfully, there is the Church. However, it is necessary that all this be expressed and find its fulfillment and efficacious sign in the Liturgy, in the specific ministry of the Word, as well as in the presence of ordained ministers, qualified to preach and celebrate the Sacraments as well as to care for Christ's flock with love dedication.
 

2. We don't proselytize - we evangelize. Our communities are an oasis of welcome for ALL regardless of any human contingency: those who come into contact with us should perceive that our lives and ourselves are people whose lives have clearly been transformed by love.
 

3. The Church does not exist to judge according to backward moralisms or hypocritical prejudices. We are called to transcend moralism and love our neighbor as he is, beginning to love and accept ourselves as we are, confident of being able to transform - step by step - our lives through the grace of the Word, the Sacraments and brotherhood \ sorority lived and experienced in our congregations and among brothers / sisters.
 

4. Let us make discipleship, rather than confessionalism, the fulcrum of our existential and ecclesial action: let us strive to become disciples of Christ, nourishing ourselves with his riches, and to form other disciples of Jesus, trying to attract them also through our own way of being Christian.
 

5. The Church is one, holy, catholic (universal) and apostolic, and we strive to live these features of the Church especially in serving the poor and marginalized people, without elitism of any kind.
 

6. We seek to self-govern so that we are led by the Holy Spirit. This requires that each member take responsibility for the common good and that the clergy share leadership functions with the laity.
 

7. We are happy to share and draw from the great Anglican tradition and culture. It is our mission to discover and experience the Italian and European expression of this ancient tradition and share its great values ​​with our brothers and sisters.
 

8. No one should boast of the alleged "superiority" of our way of being Christians, nor denigrate other Churches, Religions or Traditions.
 

9. Our communities must be places where the nourishment of the Scriptures and the whole of Christian Tradition are accessible to all.
 

10. At all times, joyful or sad, prosperous or miserable, we will find our hope in God and in God alone, knowing that Christ has delivered us from evil, sin and death once and for all, and waiting for the Spirit Saint send his gifts to each person to joyfully fulfill together the particular mission of the Church of Jesus.

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